Conto termico 2018: rimborsi fino al 65%

Con Conto termico 2.0 è possibile richiedere e ottenere un rimborso fino al 65% del costo di acquisto di una nuova stufa o caldaia a pellet.

 

Cos’è 

Conto termico è un incentivo statale volto a stimolare l’acquisto di nuovi apparecchi per la produzione di energia termica, attraverso la sostituzione di apparecchi obsoleti e più inquinanti.

L’obiettivo è quindi incrementare la produzione di energia pulita da fonti rinnovabili come le biomasse.

Questo incentivo ha subito una modifica nel 2016, con il quale il Conto termico è stato potenziato tramite la semplificazione della procedura per la richiesta del rimborso, l’innalzamento del limite per l’erogazione dell’incentivo in un’unica rata (si è passati da 600€ a 5.000€) e la riduzione dei tempi per il rimborso (da 6 a 3 mesi). Da allora, si parla di Conto termico 2.0.

Tuttavia non basta acquistare una caldaia a biomassa (come le stufe a legna, pellet o altri) per avere diritto al rimborso.

Il Conto termico 2.0, infatti, è riconosciuto solamente a coloro che acquistano in sostituzione di apparecchi obsoleti, ovvero che hanno bassi rendimenti e alte emissioni.

Come funziona

Il Conto termico 2.0 permette di risparmiare sul costo di acquisto e installazione di una caldaia a pellet per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria.
Sebbene l’acquisto di una caldaia a pellet possa avere un prezzo elevato (spesso dovuto al costo dell’installazione), collegare il proprio impianto di riscaldamento ad una caldaia a pellet può dimostrarsi una scelta vantaggiosa e conveniente.

E’ possibile ricevere in poco più di tre mesi il rimborso di una parte della spesa sostenuta per l’acquisto della caldaia. Per beneficiare dell’agevolazione ci sono dei requisiti ben precisi da rispettare: è necessario che la caldaia a pellet rientri in un progetto finalizzato al miglioramento della prestazione energetica della propria abitazione, la pratica deve essere gestita necessariamente da tecnici qualificati.

I requisiti

I principali requisiti da soddisfare per avere diritto al Conto termico 2018 sono due:
– dotarsi di una caldaia a biomassa o di una pompa di calore, da acquistare in sostituzione di un vecchio apparecchio a biomassa, gasolio, olio combustibile o carbone.
– il vecchio apparecchio non deve avere una potenza inferiore al 10% rispetto a quella del nuovo acquisto.
Anche in quei casi in cui tale valore sia superiore del 10%, non si perde il diritto al rimborso del Conto termico 2018: basterà presentare un documento rilasciato da un professionista che certifichi la necessità di un maggior fabbisogno energetico per riscaldare la propria abitazione.

Come calcolare il rimborso

Il rimborso fino al 65% della spesa sostenuta sarà accreditato direttamente sul conto corrente di colui che ha acquistato la stufa a pellet entro 90 giorni dal montaggio. Ciò avverrà in un’unica soluzione se l’importo è inferiore ai 5.000€, mentre per cifre superiori il rimborso sarà in due rate annuali.

Anche se è possibile rimborsare fino al 65% del costo sostenuto, solitamente l’importo riconosciuto è più basso. Questo, infatti, dipende sia dalla zona climatica in cui si installa l’apparecchio che dalla sua potenza ed emissioni.

Mappa Italia Conto termico 2018

Inoltre, per calcolare l’importo del contributo andranno considerate anche le caratteristiche tecniche dell’impianto installato.

Come sfruttare al massimo l’incentivo

Avvalendosi di una ESCo (Energy Service Company) per l’installazione di una nuova caldaia a pellet, è possibile vedersi scontare direttamente l’intero valore dell’incentivo Conto Termico.

Chi acquista pagherà solo circa il 35% del costo complessivo per la realizzazione dell’intero lavoro, senza doversi occupare della pratica per la richiesta dell’incentivo che sarà completamente a carico della ESCo.

Questa modalità fornisce il massimo dei vantaggi e delle garanzie al cliente che spende da subito il 65% in meno, comodo no?

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